WINTER MARATHON LA GARA PREFERITA DAI TOP DRIVER

WINTER MARATHON FRA NATURA E MOTORI

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Fra le gare automobilistiche del segmento storico una delle più amate dai migliori piloti è la Winter Marathon. Questa competizione tipicamente montana si è tenuta il 19 gennaio, in un mese arrivato all’apice del freddo anche se, il freddo, la neve e le temperature piuttosto estreme sono protagoniste di questa stupenda gara. La Winter Marathon posso confermare essere una delle più belle ed avvincenti gare di regolarità che si svolgono in notturna in una delle più affascinanti località montane, fra neve, ghiaccio e natura. Le difficoltà che contraddistinguono questa competizione non sono da poco conto, tanto che l’organizzazione puntando principalmente sul fattore gara ha inserito ben 65 prove di regolarità delle quali solamente 17 alla luce solare. Le altre prove sono combattute di notte. Credo che Winter Marathon sia una delle poche competizioni di regolarità dedicate all’ automobilismo storico che avvenga di notte. La notte in montagna è molto insidiosa. Durante la notte, in montagna, le temperature già fredde tendono a calare in modo esponenziale formando per forza di cose ghiaccio. In questo caso penso proprio che i driver presenti alla Winter Marathon debbano possedere una grande padronanza della propria vettura. Ricordiamo ancora una volta che le automobili partecipanti non sono di tipo moderno quindi non sono dotate di ogni confort sia a livello di comodità del passeggero che a livello di sicurezza.

Pur essendo una gara tipicamente bresciana a livello organizzativo sarà la meta turistica di lusso di Madonna di Campiglio ad ospitare sia la partenza che il ritorno. Una delle prove molto affascinanti è quella che avviene l’ultimo giorno sul lago ghiacciato della cittadina montana che tuttavia quest’anno è saltata per una questione di sicurezza e di danni al fondo ghiacciato. Il laghetto di Madonna di Campiglio viene solitamente allestito e trasformato in un circuito con delle prove non certo facili da superare. Si tratta effettivamente di guidare sul ghiaccio ad una certa velocità tenendo tempi stabiliti. Il tracciato previsto per questa 35 esima edizione ha toccato le località più affascinanti del Trentino alto Adige con ben 480 chilometri di montagna per un totale di 15 ore di guida notturna ed il superamento di 14 impegnativi passi dolomitici. Le operazioni di routine hanno trasformato Madonna di Campiglio il 19 gennaio dalle 11 alle 17 mentre la gara vera e propria è partita alle 19. La prima giornata della Winter Marathon è stata una grande avventura di 120 km di gara che ha condotto i partecipanti a Ponte di Legno dove hanno dovuto sottostare a delle prove di regolarità con una temperatura di – 10. Nella località camuna le vetture hanno affrontato una serie di prove sulla Pista di Ghiaccio Val di Sole sul Passo del Tonale per rientrare a Campiglio alle 23,30. Il giorno seguente venerdì 20 la partenza più impegnativa dei giorni di gara con 360 Km di percorso. La prima parte ha portato le vetture in Val di Sole con passaggi a Dimaro e Fondo. Durante questa serata gli equipaggi hanno affrontato il Passo della Mendola fino al controllo orario del Safey Park di Vadena con ripartenza verso Bolzano. Passaggio in Val di Sole e direzione Val Gardena. A seguire i passaggi a Fiè allo Sciliar, Castelrotto, Passo Pinei e Ortisei da quì fino al valico del Passo Gardena e il successivo controllo orario di Corvara. Dopo il controllo orario le autovetture sono state messe a dura prova sul difficile passo del Pordoi con una serie di prove, le più impegnative e selettive ai fini della classifica. A seguire la discesa a Canazei passando per la Val di Fassa per affrontare i passi Costalunga e Nigra che ha anticipato la discesa verso Tires ed il rientro a Bolzano previsto dalle ore 21. Dopo la sosta a Bolzano la Winter Marathon si è diretta verso il Passo Palade dove gli equipaggi hanno affrontato le ultime prove cronometrate poi, in seguito la gara a proseguito sulla via del rientro verso la Val di Non, Val di Sole con il controllo orario di Folgarida concludendo il secondo giorno di gara a Madonna di Campiglio alle 24,50. Il giorno di sabato 21 la gara ha ripreso più lentamente nel senso che tutto si si è svolto a Madonna di Campiglio dove era prevista la prova sul lago ghiacciato ma che non è mai avvenuta per un problema sul ghiaccio. Uno spettacolo fuori classifica che purtroppo ha dovuto declinare per questa edizione.

La gara è aperta a tutte le vetture realizzate fino al 1968 tuttavia potranno essere ammesse, a insindacabile discrezione del Comitato Organizzatore, una selezione di vetture di particolare interesse storico e collezionistico costruite entro il1976 oltre a un ristretto numero di auto prodotte dal 1977 al 1990 queste ultime tuttavia sono state inserite in una speciale lista fuori classifica. Il sistema utilizzato per poter determinare i vincitori della gara è quello del coefficiente. Le autovetture più “anziane” per intenderci, avranno un coefficiente maggiore di quelle più recenti. Se così non fosse i vincitori sarebbero sempre quelli con la vettura più moderna. Possiamo affermare con certezza che la Winter Marathon sia una delle gare di regolarità per vetture storiche più ambite dai piloti di grosso calibro o top driver. In effetti i migliori piloti del settore in genere si iscrivono a questa gara attratti dalle numerose prove, dalle difficoltà della morfologia locale, cercando di superare i propri limiti e padroneggiare la vettura in maniera molto disinvolta. Credo che i piloti che fossero in grado di posizionarsi bene a questa competizione, potranno certamente avventurarsi sulle altre gare del settore storico, in modo particolare quelle organizzate in pianura. Addirittura date le capacità di guida a questa gara arrivata ormai alla 35 esima edizione, gli equipaggi potranno avere le capacità di cimentarsi alla gara più importante ed avventurosa della storia dell’automobilismo, la 1000Miglia, anche se quella specifica gara offre delle particolarità differenti, come la resistenza ai chilometri percorsi e le tantissime prove che vengono proposte durante il viaggio, oltre che la questione del coefficiente. La Winter Marathon resta comunque una vera e propria gara, estremamente tecnica per quanto riguarda le capacità di guida e la resistenza delle autovetture partecipanti. In questa trentacinquesima edizione, come di consueto, la città “Base” è stata la stupenda Madonna di Campiglio

La Winter Marathon resta una gara davvero tutta da vivere e da gustare nei minimi dettagli, una competizione di regolarità che annovererei fra le gare migliori che si svolgono nel nord Italia sia per la spettacolarità della gara che per le località in cui transita ma soprattutto per le difficoltà che offre ai piloti davvero intrepidi che intendano affrontarla.

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